La crioterapia è utilizzata in Dermatologia per trattare neoformazioni cutanee benigne, precancerosi e talvolta anche carcinomi superficiali mediante l’applicazione rapida (decine di secondi) di una sostanza molto fredda (criogeno) capace di provocare la distruzione delle cellule alterate.
Le lesioni cutanee benigne trattabili con successo con la crioterapia comprendono le verruche comuni, le verruche plantari anche a mosaico, i condilomi genitali e perianali, i molluschi contagiosi, l’iperplasia sebacea, le cheratosi seborroiche, le lentigo solari e le cicatrici ipertrofiche.
La crioterapia è comunemente utilizzata anche nel trattamento delle cheratosi attiniche, quando si presentano di numero e dimensioni limitate, come alternativa alla terapia farmacologica topica e alla terapia fotodinamica.
Talvolta la crioterapia viene preferita alla chirurgia tradizionale nel trattamento dei carcinomi basocellulari superficiali, soprattutto in sedi tecnicamente difficili da aggredire chirurgicamente o in pazienti anziani che male accetterebbero una asportazione chirurgica o ad alto rischio di emorragia se in terapia anticoagulante.